lunedì 18 ottobre 2010

PARTE L'OBBLIGO DEI SACCHETTI BIODEGRADABILI

«Anche due sacchetti, grazie». Frase di rito, quando alla cassa non sai ancora bene come raccapezzarti tra pacchi di rigatoni, biscotti e smacchiatori a presa rapida. Di rito, sì, ma da eliminare ben presto dal breviario della brava massaia: niente sacchetti, solo borse ecologiche in propilene, buste pieghevoli in cotone o ancora il simpatico borsone in juta direttamente dal Brasile, che dopo aver trasportato aromatici chicchi di caffè si prepara al nuovo look di borsa da città. Insomma, ai supermercati e ipermercati Coop l'avvio al consumo consapevole, ecologico e «risparmioso» è già iniziato, con un anticipo di quasi tre mesi sulla legge che dal primo gennaio 2011 prevede il ritiro assoluto dei sacchetti di plastica. «Modificare le nostre abitudini di consumo - dice Francesco Berardini, Presidente di Coop Liguria - è fondamentale per evitare conseguenze drammatiche su clima ed eco-sistema». Ma niente paura: se ancora non è facile ricordarsi, oltre a cellulare e portafoglio, l'intelligente sporta colorata, c'è sempre il sacchetto in Mater Bi, al solito posto sotto la cassa, simile al cugino «plasticacelo» ma derivato dal mais e biodegradabile in poco tempo, perfettamente utilizzabile anche per la raccolta dei rifiuti. In attesa, però, di abbandonare del tutto la cultura «usa e getta» e di avere sempre con sé una sporta riutilizzabile. E già che ci siamo, diamo un'occhiata a cosa c'è nel carrello. Via la bottiglietta dell'acqua minerale (se proprio non possiamo farne a meno, scegliamo le fonti più vicine per abbattere i costi di trasporto) e largo alle borracce con acqua di casa. «Acqua di casa mia» è il nome della campagna nazionale di Coop che riporta in auge l'acqua del «bronzino»: controllata, sicura e decisamente meno costosa, eventualmente «migliorata» da caraffe filtranti e gasatori già reperibili direttamente ai banchi di vendita del supermercato.


Articolo tratto da IL GIORNALE.IT

2 commenti:

Franca ha detto...

Come in tutte le cose, è solo questione di abitudine... un pò alla volta ci abitueremo a portarci la sporta per la spesa, esattamente come facevano le nostre nonne... Noi, abituati a ogni comodità, questo aspetto di risparmio ecologico e finanziario non lo abbiamo mai preso in considerazione, ora invece saremo obbligati a farlo e questo porterà tanti di quell'inquinamento in meno che ne varrà davvero la pena..

choku ha detto...

Noi in negozio abbiamo optato direttamente per le buste personalizzate, sono più ecologiche e resistenti.